Lo Stadio

Lo stadio Vestuti fu costruito nel 1932 per volere del regime fascista. Inizialmente il nome era “Stadio Littorio”; terminata la guerra e caduto il fascismo, venne denominato “Stadio Comunale”. Il Grande Torino calcò il prato del Vestuti nel 1948, superando 1-4 la Salernitana nel confronto di serie A.

Nel 1952 lo stadio fu intitolato a “Donato Vestuti”, primo fondatore di una squadra di calcio a Salerno, il Salerno FBC 1913. Nel 1962 il Vestuti fu protagonista – nel ruolo di stadio del Vomero di Napoli – del film “Le quattro giornate di Napoli” di Nanni Loy.

Domenica 28 aprile 1963 al Vestuti morì il tifoso Giuseppe Plaitano, ucciso da un colpo vagante sparato dalla Polizia per sedare i disordini scoppiati durante Salernitana-Potenza.

La stagione 1989/1990, culminata con la promozione in B dei granata, fu l’ultima di “lavoro a tempo pieno” per il Vestuti. La Salernitana si trasferì all’Arechi, zona litoranea. Lo stadio Vestuti, di proprietà del Comune di Salerno, è ubicato in piazza Renato Casalbore e può ospitare circa 9mila spettatori. Il campo misura 110×60 ed è contornato da una pista d’atletica a 6 corsie.

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