Nati al Vestuti

Vott’ ‘a rint’, Ciccotèèèèè

Nel 78-79, Tom Rosati aveva allestito una squadra di giovanissimi. In attacco schieravamo Luca Gabriellini, un centravanti nemmeno ventenne con un bottino di quasi 200 reti nelle giovanili del Napoli. Ad affiancarlo, un calciatore esperto, giunto ormai alla fine della carriera: Roberto Ciccotelli. Il suo nome è legato, in particolare, al match contro l’Empoli del Febbraio 1979.

I granata, sebbene sia solo la prima di ritorno, sono ormai fuori dalla zona promozione, con appena 4 successi all’attivo nel girone di andata. Ci stiamo preparando ad assistere alla solita gara senza valore. Prima, però, c’è un minuto di silenzio da osservare, non ricordo in memoria di chi. Oggi, durante i minuti di raccoglimento si applaude. All’epoca, un minuto di raccoglimento era un minuto di silenzio vero e proprio. Il primo minuto “applaudito” si ebbe al Meazza quando morì il “Paròn” Nereo Rocco, il mitico allenatore del Milan di Rivera. Ma non divaghiamo.

Siamo tutti in piedi. Piove. Silenzio assoluto. Ma quando mancano 5 secondi alla lancetta per completare il giro dei 60, si leva un grido dalla curva: “Vott’ ‘a rint’, Ciccotèèèèè” (buttala dentro, Ciccotelli!). Una fragorosa risata collettiva si sovrappone alle lacrime dei pochi spettatori commossi. Il contributo di Ciccotelli fu modesto quell’anno, appena 1 gol in 21 presenze. Eppure riuscì ad accontentare il tifoso urlante, segnando proprio in quella circostanza.

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