Esodo a Potenza per la prima di Coppa

All’epoca del Vestuti non si disputavano molte amichevoli, non c’erano tutti i tornei estivi di oggi, organizzati solo per denaro e marketing. Quasi sempre, la prima occasione per vedere la Salernitana all’opera era la Coppa Italia semi-pro.

Una trasferta memorabile è stata sicuramente quella in apertura della stagione 80/81. La Salernitana ripartiva da zero. Erano andati via tutti i giocatori più prestigiosi dell’annata precedente. Una squadra di giovanissimi. Non potendo aspettare la prima partita casalinga, tutta Salerno si trasferì a Potenza in occasione dell’esordio di Coppa. Un serpentone di auto e pullman granata si snodava lungo l’autostrada.

Il traffico di Potenza fu paralizzato da tutti questi veicoli zeppi di tifosi che erano alla ricerca disperata dello stadio. Ricordo che il mio equipaggio ad un certo punto avvistò “Foto Tano” (Tano Pecoraro, fotografo storico della Salernitana, nda). Decidemmo di seguirlo: sicuramente saprà la strada, pensammo. Molti ebbero la stessa intuizione e si formò un carosello che giunse finalmente, trionfante, allo stadio.

Di quella partita ricordo il mio vicino potentino (che mangiò lupini per tutta la durata dell’incontro) e, naturalmente, la formazione: Riccarand, Leccese, Mattolini, Di Giaimo, Dall’Olio, Del Favero, Viscido, Antonini, Tolio, Di Venere, Black. Allenatore Lamberto Leonardi. Una squadra non propriamente fenomenale. La gara terminò 0-0.

Al ritorno, lo stesso serpentone paralizzò nuovamente Potenza e soprattutto l’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Forse quel giorno le autorità decisero di costruire la terza corsia. Fortunatamente ci rinforzammo con Zaccaro e Vulpiani, che esordirono nelle altre gare di Coppa, e ci salvammo a Terni all’ultima giornata. Impresa straordinaria dal momento che disputammo buona parte del torneo in campo neutro a causa della nota pseudo-invasione contro la Sambenedettese.