Nati al Vestuti

Filippo Troisi

Filippo Troisi è un pezzo di storia dei Nati al Vestuti. Il suo ingresso in società, nel Gennaio 1981, fu determinante: grazie al suo contributo finanziario, la Salernitana, messa in mora dai giocatori che non ricevevano lo stipendio da mesi, riuscì ad evitare la radiazione dal campionato di serie C. Parliamo della stagione 79-80, quella di Antonio Ventura presidente e di Gabriele Messina prolifico centravanti.

Una volta in carica, Troisi, affiancato dall’inseparabile Pasquale Picentino, vicepresidente, vive subito due esperienze terribili. Dapprima gli echi del terremoto del 23 Novembre 1980, con città e squadra comprensibilmente allo sbando (vengono rinviate due partite di fila), poi l’invasione di campo del 15 Marzo 1981 contro la Sambenedettese, innescata dalla mancata concessione di un rigore per fallo su Pierpaolo Mazzei. Il Vestuti è squalificato 6 mesi.

La stagione 81-82, invece, è ricca di soddisfazioni. Dopo un inizio non esaltante con Giammarinaro allenatore, Troisi a Novembre affida la panchina a Romano Mattè. La squadra inanella una serie di risultati utili mai vista da anni (fra cui il 4-1 alla Nocerina), che la porterà a sfiorare la cadetteria. Giovanni Zaccaro è grande protagonista con una dozzina di reti, in difesa esordisce l’arcigno Di Fruscia. Il coro “Picchia, Di Fruscia” diventerà un mito del Vestuti, un urlo in grado di far tremare gli avversari. Solo la sfortuna smorza i sogni granata: il portierone Marconcini è fermato dall’epatite per diverse settimane e l’intera difesa ne risente.

Nel Febbraio 1983, a fronte di una situazione economica societaria molto delicata, e di un rendimento non brillante della squadra, Troisi passa il testimone ad Antonio Scermino. Ospite fisso di numerose trasmissioni televisive, personaggio ruspante, Troisi lo ricordiamo con un episodio che sa di leggenda. Il nuovo allenatore Mattè gli si presentò: “Piacere, Mattè Romano”. Patròn Filippo rispose: “Troisi da Pontecagnano”. Non sappiamo se i fatti si svolsero esattamente così. Ma ci piace pensarlo.

[foto di copertina da unasolafedeunsolosimbolo.blogspot.com]

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